Planimetrie Culturali, (PLAQ), ha affrontato e affronta  alcune delle tematiche sociali più stringenti che scaturiscono dal nostro stile di vita. Siamo conosciuti per le Bonifiche Culturali nella Rigenerazione di spazi abbandonati con progetti di Uso Temporaneo. PLAQ è una Associazione di Promozione Sociale che ha mappato gli spazi dismessi a Bologna, che si batte contro il degrado del tessuto urbano e sociale implementando Processi Partecipativi. Abbiamo affrontato il problema dell’abitare sociale, della conservazione dell’ambiente, dell’economia sostenibile. Siamo attivi dal 2004 e in quasi 20 anni abbiamo partecipato e condivisi molti progetti.

PAROLE CHIAVE

RIGENERAZIONE

I luoghi contano, eccome.

Il termine ‘RIGENERAZIONE’ indica la trasformazione di spazi (vuoti,
abbandonati o in disuso) in luoghi usabili dalle persone alle quali servono. Le azioni di RIGENERAZIONE sono quelle attività che consentono di consegnare spazi abbandonati o
temporaneamente in disuso alla COMUNITÀ trasformandoli in un BENE COMUNE, che si adattano sia alle aree urbane che a quelle rurali, che si propongono di convertire gli spazi – abbandonati nella fattispecie – in luoghi capaci di crescita economica e sociale. Oltre ai protagonisti del terzo
settore (l’associazionismo e il volontariato) contribuiscono alla RIGENERAZIONE DEI LUOGHI una
moltitudine di esperienze, dall’impresa come protagonista dell’innovazione sociale alle imprese
culturali, dai coworking al nuovo artigianato tecnologico: soggetti che alimentano una nuova idea
di economia e una nuova idea di spazio. Contribuiscono a promuovere reti di scambi e significati,
rinnovano il senso di esperienze che hanno un conto economico solido, ma anche il merito, allo
stesso tempo, di favorire l’inclusione sociale e la costruzione di senso condiviso.
(Stefano MIcelli: introduzione a DOVE di Venturi e Zandonai. Ed.EGEA)

USI TEMPORANEI

A fronte dell’utilizzo gratuito (o semigratuito) di spazi (pubblici o privati) abbandonati, un progetto di rigenerazione promette la custodia, l’attivazione e la riconsegna del bene quando ne insorge la necessità. Quindi si prevedono contratti di locazione brevi con i privati e accordi/patti a tempo determinato con l’ente pubblico, in maniera che lo spazio possa essere messo nella disponibilità
del progetto di rigenerazione e, contemporaneamente, la proprietà non perda l’opportunità di utilizzare il bene per altro stabile utilizzo. Per questo motivo abbiamo cominciato a parlare di USI
TEMPORANEI nel 2004, e attivato, utilizzato e riconsegnato almeno una decina di spazi.

Dove c’era
degrado, abbandono e criminalità, ci sono stati giovani, associazioni, musica, sport, cultura, arte, artigianato e nuove professioni, emergenze abitative, assistenza agli anziani e servizi per l’infanzia.
Intere aree che perdevano rendita immobiliare a causa di spazi che esibivano sfacciatamente lo stato di degrado e di abbandono sono state riqualificate ed è stato ricompattato il tessuto sociale.
Planimetrie Culturali ha operato come capofila, gestore e responsabile dei progetti oppure come
attivatore del progetto di rigenerazione.
La regione Emilia Romagna, come apripista, adotta il termine ed il concetto: l’art 16 della legge

regionale urbanistica n. 24 del 21 dicembre 2017, prevede l’USO TEMPORANEO come utilizzo a
termine di uno spazio spazio abbandonato con un progetto espressamente rivolto al tessuto
sociale che manifesta un interesse concreto a parteciparlo.

BONIFICHE CULTURALI

Bonifica Culturale è un termine che in PLAQ utilizziamo per indicare come, il recupero funzionale di
uno spazio abbandonato o momentaneamente in disuso sia un’espressione prevalentemente
culturale piuttosto che strettamente economica.

La BONIFICA CULTURALE è il ritorno degli spazi
nella disponibilità della COMUNITÀ che investe il proprio CAPITALE SOCIALE, altrimenti inespresso, per la attivazione di attività sociali, per l’appunto, artigianali, artistiche, sportive e
professionali. I progetti realizzati da Planimetrie Culturali e quelli di tante altre associazioni attive in
Italia e in tutto il mondo chiariscono correttamente questo concetto: il recupero di spazi

(urbani e del paesaggio) nei quali un nucleo attivo di relazioni consente di sviluppare nuove economie e
protagonismo sociale e culturale.

Per questo la BONIFICA CULTURALE rappresenta oltreché un
fronte contro il degrado, un’opportunità di coesione sociale, la possibilità di sperimentare start up,
occasione di reinserimento lavorativo, di sperimentazione artistica, di inclusione organizzate.

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