BONIFICHE CULTURALI

Bonifica Culturale è un termine che in PLAQ utilizziamo per indicare come, il recupero funzionale di uno spazio abbandonato o momentaneamente in disuso sia un’espressione prevalentemente culturale piuttosto che strettamente economica.

La BONIFICA CULTURALE è il ritorno degli spazi nella disponibilità della COMUNITÀ che investe il proprio CAPITALE SOCIALE, altrimenti inespresso, per la attivazione di attività sociali, per l’appunto, artigianali, artistiche, sportive e professionali. I progetti realizzati da Planimetrie Culturali e quelli di tante altre associazioni attive in Italia e in tutto il mondo chiariscono correttamente questo concetto: il recupero di spazi (urbani e del paesaggio) nei quali un nucleo attivo di relazioni consente di sviluppare nuove economie e protagonismo sociale e culturale.

Per questo la BONIFICA CULTURALE rappresenta oltreché un fronte contro il degrado, un’opportunità di coesione sociale, la possibilità di sperimentare start up, occasione di reinserimento lavorativo, di sperimentazione artistica, di inclusione organizzate.

USI TEMPORANEI

A fronte dell’utilizzo gratuito (o semigratuito) di spazi (pubblici o privati) abbandonati, un progetto di rigenerazione promette la custodia, l’attivazione e la riconsegna del bene quando ne insorge la necessità. Quindi si prevedono contratti di locazione brevi con i privati e accordi/patti a tempo determinato con l’ente pubblico, in maniera che lo spazio possa essere messo nella disponibilità del progetto di rigenerazione e, contemporaneamente, la proprietà non perda l’opportunità di utilizzare il bene per altro stabile utilizzo. Per questo motivo abbiamo cominciato a parlare di USI TEMPORANEI nel 2004, e attivato, utilizzato e riconsegnato almeno una decina di spazi.

Dove c’era degrado, abbandono e criminalità, ci sono stati giovani, associazioni, musica, sport, cultura, arte, artigianato e nuove professioni, emergenze abitative, assistenza agli anziani e servizi per l’infanzia.
Intere aree che perdevano rendita immobiliare a causa di spazi che esibivano sfacciatamente lo stato di degrado e di abbandono sono state riqualificate ed è stato ricompattato il tessuto sociale.
Planimetrie Culturali ha operato come capofila, gestore e responsabile dei progetti oppure come
attivatore del progetto di rigenerazione.
La regione Emilia Romagna, come apripista, adotta il termine ed il concetto: l’art 16 della legge
regionale urbanistica n. 24 del 21 dicembre 2017, prevede l’USO TEMPORANEO come utilizzo a
termine di uno spazio spazio abbandonato con un progetto espressamente rivolto al tessuto
sociale che manifesta un interesse concreto a parteciparlo.

RIGENERAZIONE

I luoghi contano, eccome.

Il termine ‘RIGENERAZIONE’ indica la trasformazione di spazi (vuoti,
abbandonati o in disuso) in luoghi usabili dalle persone alle quali servono. Le azioni di RIGENERAZIONE sono quelle attività che consentono di consegnare spazi abbandonati o
temporaneamente in disuso alla COMUNITÀ trasformandoli in un BENE COMUNE, che si adattano sia alle aree urbane che a quelle rurali, che si propongono di convertire gli spazi – abbandonati nella fattispecie – in luoghi capaci di crescita economica e sociale. Oltre ai protagonisti del terzo
settore (l’associazionismo e il volontariato) contribuiscono alla RIGENERAZIONE DEI LUOGHI una
moltitudine di esperienze, dall’impresa come protagonista dell’innovazione sociale alle imprese
culturali, dai coworking al nuovo artigianato tecnologico: soggetti che alimentano una nuova idea
di economia e una nuova idea di spazio. Contribuiscono a promuovere reti di scambi e significati,
rinnovano il senso di esperienze che hanno un conto economico solido, ma anche il merito, allo
stesso tempo, di favorire l’inclusione sociale e la costruzione di senso condiviso.
(Stefano MIcelli: introduzione a DOVE di Venturi e Zandonai. Ed.EGEA)

Legge regionale n. 24 del 21 dicembre 2017

Art. 15: Albo degli immobili resi disponibili per la rigenerazione
urbana

  1. Per promuovere la realizzazione degli interventi di addensamento o
    sostituzione urbana, il Comune predispone e mantiene aggiornato l’albo
    degli immobili pubblici e privati resi disponibili per interventi di riuso e di
    rigenerazione urbana e predispone appositi elaborati cartografici per
    renderne agevole l’individuazione.
  2. Nell’albo sono individuati, in particolare:
    a) gli immobili che l’amministrazione comunale destina agli interventi di
    riuso e di rigenerazione urbana, con indicazione del relativo prezzo base di
    cessione, calmierato rispetto a quello di mercato.
    Gli immobili sono individuati tra quelli facenti parte:
    1) del patrimonio disponibile comunale;
    APPROFONDISCI

2) delle aree pubbliche destinate a servizi, di cui all’articolo 9, comma 1,
lettera a), ultimo periodo, della presente legge;
3) degli immobili acquisiti ai sensi dell’articolo 56‐bis del decreto‐legge 21
giugno 2013, n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia)
convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98;
4) degli immobili trasferiti al Comune ai sensi dell’articolo 48, comma 3,
lettera c), del decreto legislativo n. 159 del 2011;
b) gli immobili resi disponibili da altri enti pubblici, previa stipula di apposita
convenzione;
c) gli immobili che i proprietari interessati, attraverso la stipula di apposita
convenzione, si impegnino per almeno cinque anni a cedere al Comune o a
terzi attuatori ad un prezzo calmierato rispetto a quello di mercato.

  1. Allo scopo di promuovere la stipula delle convenzioni di cui al comma 2,
    lettere b) e c), il PUG può stabilire che, in sede di accordo operativo, siano
    riconosciute quote edificatorie aggiuntive o altre premialità, a
    compensazione dell’impegno assunto dal proprietario a cedere gli immobili
    al Comune o a terzi attuatori ad un prezzo convenzionato, ovvero può
    consentire la realizzazione di taluni interventi di riuso o rigenerazione
    urbana solo nel caso di immobili convenzionati.
  2. Per individuare i proprietari interessati, l’amministrazione comunale
    provvede alla pubblicazione di appositi avvisi pubblici di manifestazione di
    interesse e, nel corso della predisposizione del PUG, può stipulare accordi
    ai sensi dell’articolo 61 con i soggetti che abbiano avanzato la propria
    istanza di partecipazione. I privati interessati possono manifestare il proprio
    interesse anche dopo l’approvazione del PUG e provvedere alla
    sottoscrizione della convenzione entro il termine stabilito dal piano stesso.

MAPPATURE

L’articolo 15 della legge regionale (Regione Emilia-Romagna) del 21
dicembre 2017 n. 24, prevede che il Comune predisponga e mantenga
aggiornato l’albo degli immobili pubblici e privati resi disponibili per
interventi di riuso e di rigenerazione urbana insieme ad appositi elaborati
cartografici per renderne agevole l’individuazione.
Planimetrie Culturali, senza attendere leggi e regolamenti, per cercare
di facilitare progetti di rigenerazione da parte di chi ne ha necessità o
vocazione, da tempo ha realizzato una mappatura sui “Vuoti urbani”
di Bologna e alcuni comuni contermini, oltre ad altre mappature di
conoscenza di fenomeni territoriali che qui di seguito illustriamo.
Ringraziamo Piergiorgio Rocchi, il quale, oltre che ricoprire la carica di
Vice Presidente di PLAQ, insieme a Werther Albertazzi, ha reso possibile
questo progetto di mapping collaborativo di cui andiamo fieri a cui,

i Comuni della Regione, possono liberamente ispirarsi.

Leggi per intero l’art 15 della legge
regionale n. 24 del 21 dicembre 2017.

MAPPA DEI VUOTI A BOLOGNA

La mappa dei vuoti urbani contiene diverse centinaia di situazioni, del comune di
Bologna, che nutrono la speranza di diventare ‘luoghi’ e di essere riconsegnati alla
Comunità come bene comune. Attualmente (28/02/2022),quelli censiti sono 661.La
mappa (e le relative schedature), è stata realizzata con Google Maps e gli spazi sono
stati segnalati secondo le semplici regole del mapping collaborativo controllato. Alcuni
amici hanno preso l’abitudine di fotografare uno spazio abbandonato quando lo
incontrano. Spediscono le immagini, che vengono controllate (o di persona o attraverso
Street View) e attraverso i dati di geolocalizzazione incorporati nel file vengono
implementati nella mappa. Si tratta di proprietà diverse, pubbliche e private.

Il lavoro viene periodicamente aggiornato, spesso su segnalazione di cittadini, comitati etc.
Questo ha portato alla modificazione dello stato (da abbandonato/inutilizzato a nuova
costruzione ristrutturazione, demolizione), di oltre 70 situazioni.

MAPPA VUOTI URBANI

DEGENERAZONE URBANA

Con questo lavoro di mappatura a Bologna, si è cercato di dare un contributo alla
conoscenza del problema della trasformazione dei locali ai piani terra, cioè al cambio di
destinazione d’uso. In particolare il passaggio da locali commerciali a residenza. Sono
1.146, al 28/02/2022 gli immobili censiti.

MAPPA “DEGENERAZIONE URBANA”A BOLOGNA.

SANITA’ PRIVATA

Questo lavoro ha cercato di fare il punto sulla diffusione territoriale, nella Provincia di
Bologna, delle strutture sanitarie private, dalle cliniche ai poliambulatori, fino alle case di
riposo, nella provincia di Bologna. 132 fino ad oggi (28/02/2022), le rilevazioni effettuate
secondo le tre categorie individuate e cioè: Case di cura (13), Poliambulatori (54) e
Case di Riposo (65).

MAPPA “SANITA’ PRIVATA” REGIONE EMILIA-ROMAGNA.

COMMERCIO

Questa mappatura si occupa di localizzare cartograficamente le strutture commerciali,
dai grandi ipermercati fino al recente fenomeno dei piccoli negozi legati a grandi catene
commerciali. In tutto il territorio comunale di Bologna. Attualmente (28/02/2022),sono
124 le situazioni censite.

MAPPA “COMMERCIO” A BOLOGNA.

STUDENTATI

In una città come Bologna sede di una grande ed antica università, il problema delle
residenza universitarie rappresenta una questione di grande importanza, soprattutto da
quando grandi gruppi finanziari hanno puntato i loro investimenti nel settore,
ovviamente per studenti con redditi medio alti. La mappa si occupa anche dei non pochi
ma insufficienti studentati pubblici. Ad oggi (28/02/2022) sono 51 le strutture censite,
delle quali 23 pubbliche.

MAPPA “STUDENTATI” A BOLOGNA.

Laboratori Territoriali Regione Emilia Romagna
“Paesaggio Domani”: il laboratorio territoriale sul paesaggio dell’Unione Reno-Galliera.

“Paesaggio Domani”: il laboratorio territoriale sul paesaggio dell’Unione Reno-Galliera.

“Paesaggio Domani”: il laboratorio territoriale sul paesaggio dell’Unione Reno-Galliera.
La Regione Emilia-Romagna, con il relativo Servizio Patrimonio Culturale (ex IBC) promuove e finanzia la realizzazione di Laboratori Territoriali, sul territorio dell’Unione Reno-Galliera.
Il progetto coinvolge attivamente le comunità locali nella ideazione, promozione e gestione di processi di rigenerazione culturale attraverso l’assunzione di forme innovative di responsabilità diretta e cittadinanza attiva che possono interessare edifici storici o ambiti ambientali con l’obiettivo di conoscere, valorizzare e “mettere in valore” questi ambiti reinserendoli nel circuito vitale delle Comunità territoriali.
La presentazione si è tenuta lunedì 11 ottobre 2021 presso la Villa Smeraldi, S. Marino di Bentivoglio, con:

  • Belinda Gottardi, Sindaca di Castel Maggiore con delelga per l’Unione alla Cultura, Pari opportunità, Promozione del Territorio
  • Luca Borsari, Presidente dell’Osservatorio, Sindaco di Pieve di Cento delegato dal Presidente dell’Unione.
  • Elena Di Gioia, Direttrice e Elena Lazzari, Referente di Osservatorio Locale Unione Reno_Galliera
  • Lorenza BolelliAnna Zappoli, Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • Andrea Morisi, Sustenia, Ecologia applicata
  • Nicola Marzot Luca Righetti, Studio PERFORMA A+U
  • Werther Albertazzi, Andrea Carnoli, Federica Fantozzi, Planimetrie Culturali Aps

Il programma del progetto si sviluppa in tre fasi:

  1. La prima fase consiste in due passeggiate esplorative di comunità con una mappatura emotiva, vale a dire i racconti, testimonianze, aspettative e i desideri dei partecipanti.
  2. La seconda fase consiste in un percorso formativo sulla ‘Rigenerazione Urbana’ composto di tre appuntamenti collettivi
  3. La terza fase, infine, consiste in quattro appuntamenti (workshop/laboratori) con l’obiettivo di evidenziare criticità e opportunità e con la redazione di un documento finale che consisterà nella presentazione di un progetto condiviso.

Maggiori informazioni

Laboratori Territoriali Regione Emilia Romagna

Le date del programma:

Passeggiata esplorativa – Fiume Reno
Lunedì 18 ottobre – ore 14.30-18.30
Passeggiata esplorativa – Canale Navile
Mercoledì 3 Novembre – ore 15-19
Corso di rigenerazione urbana
Lunedì 25 ottobre, 1 e 8 novembre – ore 15-19
Relazioni di Nicola Marzot, Werther Albertazzi, Elia De Caro e Area Pianificazione  Territoriale Città Metropolitana di Bologna.
Workshop
Luned’ 15, 22, 29 Novembre e 6 Dicembre – ore 15-19
Coprogettazione degli attori del territorio
Sessione plenaria conclusiva
Lunedì 13 dicembre – ore 14.30-18.30 ore 15:00-19:00
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Progetto promosso da Servizio Patrimonio Culturale Regione E-R
Progettisti Studio Performa A+U
In collaborazione con Planimetrie Culturali Aps, Sustenia Ecologia applicata
con il supporto dell’ Osservatorio per il Paesaggio Reno-Galliera

CESENA, Avanti c'è spazio! i laboratori

CESENA, Avanti, c’è spazio! Con la gestione dei cittadini rinasceranno La Portaccia e l’ex scuola Diegaro
Dal 2 luglio partono gli appuntamenti per la progettazione partecipata
Chiunque abbia un’idea o un’esigenza di spazi può partecipare gratuitamente al percorso di ascolto e partecipazione: il Comune di Cesena si impegna a rendere agibili gli spazi e a pubblicare una manifestazione di interesse nel mese di luglio, per formalizzare i partecipanti al percorso. KCity e Planimetrie Culturali accompagneranno i cittadini alla presentazione di due progetti da sottoporre al Comune con la formazione a luglio e i laboratori per la co-progettazione nei mesi di settembre e ottobre. Al termine del percorso, entro la fine del 2021, chi avrà partecipato alla formazione e manifestazione di interesse stipulerà un accordo di gestione temporanea per dare avvio alla nuova vita di questi due luoghi.
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2 luglio  h. 18.30 – 20.00
Piazza del Popolo (Cesena)
Sopralluogo/passeggiata Portaccia Sant’Agostino – Guida: Arch. Daniele Minotti
Nel corso della passeggiata si visitano gli spazi, si evidenziano criticità e opportunità
e le sue problematiche obiettive. Parleremo con alcuni rappresentanti del vicinato per affrontare con le informazioni necessarie, l’incontro della mattina successiva.
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3 luglio h. 09.00 – 12.00
sede Quartiere Centro Urbano, presso Centro Culturale San Biagio, via Aldini  22 (Cesena)
Il ruolo dei processi di co-progettazione su base sociale
Colloquio/incontro/formazione con attivatori territoriali. Casi studio su usi temporanei di spazi in disuso. La base sociale come propulsore di una co-progettazione partecipata.

Silvia Tagliazucchi
Amigdala Aps (Mo)

Progetto Ovest Lab (Mo) – Silvia Tagliazucchi, Ricercatrice, architetto, civic designer, project e community manager. Dottore di ricerca in Morfologia Urbana. Ha collaborato con diverse associazioni ed enti che lavorano sulla rigenerazione urbana e partecipazione.. Membro attivo della comunità internazionale di CivicWise, continua la sua ricerca attraverso l’associazione e collettivo artistico, Amigdala, responsabile dell’impatto sul territorio e partecipazione all’interno della Fabbrica Civica OvestLab al Villaggio Artigiano di Modena Ovest.

Andrea Giotti
Dumbo (Bo)

Amministratore delegato – DumBo Bologna.DumBO (Distretto urbano multifunzionale di Bologna) è uno spazio di rigenerazione urbana temporanea inaugurato nel 2019 nell’area dell’Ex Scalo Ferroviario del Ravone.Una piattaforma disponibile ad accogliere e a far nascere nuove idee ed espressioni artistiche e creative. Uno spazio temporaneo polifunzionale aperto alla città. Un progetto che coniuga inclusione sociale, intrattenimento, cultura, sperimentazione, sostenibilità e speri- menta modalità di collaborazione tra realtà diverse.

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9 luglio  h. 18.30 – 20.00
via Canapino n 771 – Cesena
Sopralluogo/passeggiata Scuola Diegaro
Nel corso della passeggiata si visitano gli spazi, si evidenziano criticità e opportunità e le sue problematiche obiettive. Parleremo con alcuni rappresentanti del vicinato per affrontare con le informazioni necessarie, l’incontro della mattina successiva.
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10 luglio h. 09.00 – 12.00
Sede Quartiere Oltre Savio, Piazza Anna Magnani, 143 – Cesena
Gli usi temporanei nel processo di rigenerazione
Colloquio/incontro/formazione con attivatori territoriali. Casi studio su usi temporanei di spazi in disuso. La partecipazione come strumento di sostenibilità.

Cristina Garavelli
Officina Meme (Ra)

Officina Meme Architetti è Studio di Architettura e Start-Up innovativa specializzata in strategie di processo e progettazione di rigenerazione urbana, in particolare per la gestione delle trasformazioni del territorio. Officina è “attivatore” di edifici, spazi dismessi e paesaggi in abbandono: non si tratta solo di riprogettare spazi, parliamo di dare nuova spinta, nuova vita, nuova visione all’intero paesaggio urbano che li circonda, soprattutto in aree di fragilità.

Nico Cattapan

Progetto Ex Stazione di Medicina – Nico Cattapan si occupa di co-progettazione e processi di partecipazione per organizzazioni e per enti pubblici, nell’ambito delle politiche territoriali, attraverso metodologia di design thinking e del design strategico. Collabora con Social Seed su progetti di design dei servizi e rigenerazione urbana. Ha curato processi partecipati collaborando con l’Università IUAV di Venezia e con il Laboratoire Architecture et Antropologie de l’Ecole Nationale Supérieure de Paris.

Albertazzi Werther

Werther Albertazzi, propulsore Bolognese dal 2004 dell’uso temporaneo e custodia civica di spazi in stato di abbandono. Ha sperimentato e studiato la modalità delle “Bonifiche Culturali” per attività socio/culturali e d’inclusione. Interlocutore di Piano Strategico Metropolitano prima e della Regione Emilia Romagna dopo per conto di Planimetrie Culturali, tuttora, si occupa di formazione di operatori della rigenerazione. Si definisce Attivatore Territoriale, una nuova figura della Rigenerazione, formata e professionale, necessaria per la gestione del conflitto nella trasformazione del territorio.

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16 luglio h. 18.30 – 20.00
Sede Quartiere Oltre Savio, Piazza Anna Magnani, 143 – Cesena
I modelli di gestione condivisa degli spazi
Colloquio/incontro/formazione con attivatori territoriali. Strumenti e indirizzi utili alla co-gestione di spazi multifunzionali.

Paolo Venturi

Direttore generale AICCON – Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit è il Centro Studi promosso dall’Università di Bologna, dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e da numerose realtà, pubbliche e private, operanti nell’ambito dell’Economia Sociale, con sede presso la Scuola di Economia, Management e Statistica di Forlì – Università di Bologna.

Jessica valentini
Luca Zamagni
Palloncino Rosso (Rn)

Il Palloncino Rosso è un’associazione di promozione sociale fondata a Rimini nel 2015 che si occupa di innovazione sociale e rigenerazione urbana.L’Associazione è composta da volontari di diversa formazione e di diversi settori professionali (architetti, ingegneri, coltivatori diretti, avvocati, impiegati e studenti) che da molti anni partecipano attivamente alla vita culturale e sociale del territorio di Rimini e Provincia. Poniamo una particolare attenzione ai temi del riuso e della rigenerazione. Su questi ed altri temi attinenti, organizziamo eventi, workshop, laboratori, mostre e flash mob, cercando di coinvolgere i cittadini e collaborando con enti locali ed altre realtà associative ed imprenditoriali, non soltanto riminesi.

Paolo Cottino
KCity (Mi)

Socio fondatore di KCity,  urbanista e policy designer, PhD in Pianificazione e politiche pubbliche del territorio allo IUAV di Venezia e titolare dell’Abilitazione Scientifica Nazionale per professore associato in Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale e autore di diversi saggi e pubblicazioni scientifiche nel campo delle politiche urbane.

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in data da definire con i partecipanti
Sede Quartiere Oltre Savio, Piazza Anna Magnani n 143 – Cesena
Design the box
Un gioco simulazione in cui i partecipanti, divisi in squadre, sono chiamati a costruire insieme un servizio per uno spazio immaginario (la scatola). Le squadre dovranno individuare per la loro scatola: un nome, uno slogan, individuare i possibili utenti/fruitori, ma anche capire in che modo potranno prendersi cura dello spazio stesso.
Per info: avanticespazio@gmail.com
Per saperne di più sul progetto: http://www.comune.cesena.fc.it/avanticespazio

avanti c'è spazio
CESENA, Avanti c'è spazio !

Bologna, venedì 21 Maggio 2021
Comunicato Stampa
KCity (Mi) in partnership con Planimetrie Culturali Aps (Bo), si sono aggiudicate il bando del Comune di Cesena sostenuto dalla regione Emilia Romagna per l’ affidamento del servizio di facilitazione ed accompagnamento del processo partecipativo e di co-progettazione “Avanti c’è spazio”.
Partecipa al percorso di progettazione  e porta le tue idee!
A partire dal mese di Giugno 2021, il progetto Avanti, c’è spazio! intende sperimentare con i cittadini forme di riuso e riattivazione di due edifici pubblici inutilizzati del Comune di Cesena:
– la ex scuola elementare di Diegaro, frazione di Cesena
– la Portaccia di Sant’Agostino, costruita lungo il canale del Cesuola nelle mura meridionali della città.

avanti c'è spazio avanti c'è spazio

L’idea del progetto nasce dalla Cabina di regia dei processi partecipativi del Comune di Cesena per dare una risposta veloce e concreta a diverse sollecitazioni, bisogni e proposte emersi nell’ambito dei processi partecipativi del Piano Urbanistico Generale e sulla valorizzazione del Centro Storico.
Negli incontri preliminari di avvio e di ascolto del Piano urbanistico i giovani e gli studenti universitari, i rappresentanti dei quartieri e le associazioni locali hanno avanzato diverse proposte concrete per contrastare la scarsa presenza di servizi nelle frazioni e aumentare la vitalità del centro rispetto agli spazi culturali e giovanili, puntando sui temi  dell’amministrazione condivisa, la riattivazione dei beni dismessi e l’attivazione di politiche culturali e servizi innovativi.
Negli incontri del processo sul Centro Storico – sviluppato tra settembre e novembre 2020 – è emersa invece da parte del mondo socio-educativo l’assenza di spazi che possano offrire servizi per il benessere di famiglie, bambini e ragazzi.
Con il progetto Avanti, c’è spazio! si vuole:

  • sperimentare con i cittadini forme di riuso e riattivazione di alcuni edifici pubblici inutilizzati del Comune di Cesena (la ex scuola elementare di Diegaro, frazione di Cesena e la Portaccia di Sant’Agostino)
  • definire un regolamento collaborativo sugli usi temporanei a partire dai due casi studio
  • colmare l’assenza di spazi in centro storico che possano offrire servizi per il benessere di famiglie, bambini e ragazzi (ludoteca, animazione  e creatività ) o anche in sinergia con altri poli del centro
  • contrastare la scarsa presenza di servizi nelle frazione di Diegaro
  • attivare il riuso di due immobili pubblici dismessi come  opportunità di favorire lo sviluppo di iniziative economiche, sociali e culturali, coinvolgendo le  associazioni locali

x info mailto: avanticespazio@kcity.it
Link ufficiale: Comune di Cesena

Puoi contribuire partecipando ai nostri progetti o donando il 5 x 1000 ,
C.F. 91425990370

grazie sempre, lo staff di PlaQ


Siamo QUA – Esperienze di innovazione urbana

Siamo QUA. Digital edition – Esperienze di innovazione urbana

RIATTIVARE GLI SPAZI DISMESSI CON I CITTADINI

13 Maggio ore 18.00 – organizzato dal Comune di Reggio Emilia, Emilia Romagna
link diretta FacebookYou tube

Gli usi temporanei e l’autocostruzione sono strumenti di attivazione e micro-rigenerazione urbana che sempre più spesso vengono usati dai cittadini, dalle comunità e dalle associazioni locali per riattivare gli spazi abbandonati o inutilizzati delle città in collaborazione con Comuni, Enti pubblici e Istituzioni.

CHI

Werther Albertazzi,  attivatore territoriale e presidente dell’associazione di promozione sociale e di volontariato Planimetrie Culturali (Bologna). Promuove progetti di riuso temporaneo di edifici dismessi da trasformare insieme a cittadini e associazioni in spazi civici e culturali a for

te base partecipata.

Giulia D’Ambrosio, architetta e presidentessa dell’associazione di promozione sociale Manifattura Urbana (Parma). Sviluppa progetti e cantieri partecipati in autocostruzione rivolti a cittadini e associazioni per la riattivazione di edifici inutilizzati, spazi aperti, giardini pubblici condivisi e aree verdi scolastiche.

COSA

Si parlerà di alcune esperienze concrete attraverso i loro protagonisti.

Il progetto di uso temporaneo Senza Filtro di Bologna – Sorting For Different Arts Center, una fabbrica dismessa trasformata in spazio civico e culturale da cittadini e associazioni sotto la guida di Planimetrie Culturali, in attesa che questo luogo venisse trasformato e riqualificato.

Il progetto Viva il Vivaio, una green community promossa dall’associazione Planimetrie Culturali a Bologna per il recupero dal basso di un vivaio dismesso da trasformare in Centro Sociale e spazio di attività civica per azioni sul verde urbano nel quartiere Noce di Bologna.

I Cantieri partecipati – Recuperiamo la Fornace, in cui studenti, attivisti e volontari coordinati da Manifattura Urbana si sono impegnati in lavori di autocostruzione nella ex Fornace Marchino di Ghiare nell’Appennino parmense.

Il progetto di auto-costruzione del giardino di Villa Ester