BANDA RONCATI at MO/ME 6.0

Domenica 13 Ottobre 2013,  MO/ME 6.0 di Planimetrie Culturali, ospita

BANDA RONCATI  →  To the Rhythm of People

presso Senza Filtro “Sorting for Different Arts Center”,
Via Stalingrado 59, Bologna, 40127, Italy.

Logo M0/ME Planimetrie Culturali

Angolo del Vinile – Angolo Free Shop – Museo del Flipper – workshop – concerti

performance – esibizioni sportive – Spazio Tata – Relax HandMade – Osteria Sociale

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Dall’11 al 13 ottobre 2013, presso Senza Filtro (via Stalingrado, 59 – Bologna), la nuova bonifica culturale promossa da Planimetrie Culturali, si svolge la VI° edizione del Mo/Me, Mostra Mercato dedicata alla sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Una vera e propria fiera delle autoproduzioni, che mette al centro dell’attenzione il riuso creativo dei materiali di scarto e offre ai visitatori la possibilità di ammirare le nuove idee di coloro che si ingegnano a dare una seconda vita alle cose. Per gli espositori, sono ancora aperte le iscrizioni (info: 377.2941216 oppure info@planimetriecultuali.org).

Confermata la suddivisione in 6 aree, per valorizzare le tante declinazioni che si raccolgono all’interno della filosofia del riciclo: 100%Recycled, Design, Interior Design, Fashion, Vintage e Home Made. A queste si aggiungono due spazi specifici: il primo è una novità ed è l’Angolo del Vinile, dedicato a questo magico oggetto che sta tornando di moda, mentre il secondo è un cavallo di battaglia di Planimetrie ed è l’Angolo del Free Shop, dove le persone possono prendere gratuitamente ciò che ritengono utile e, se lo desiderano, lasciare in dono quello che non usano più.

Come l’anno scorso, anche quest’anno, grazie alla collaborazione di una giuria composta da giornalisti, designer e addetti ai lavori, il MoMe assegnerà tre premi:
– Top Talent all’oggetto più originale e innovativo
– Best Visual allo stand con il miglior allestimento
– Cheap&Chic all’oggetto con il miglior rapporto qualità/prezzo

Ogni sera il MoMe ospita un concerto diverso: venerdì 11 ottobre ospiti i vincitori della Targa Tenco 2012 per il miglior disco dell’anno, Zibba e Almalibre che fanno tappa a Bologna, a conclusione di un lungo tour che li ha visti attraversare tutto lo stivale; sabato 12 ottobre è la volta del Gabby Young, un trio che propone un un nuovo stile di jazz band venato di folk gitana, pop, rock, tutte decorate con un tocco di burlesque e infine, domenica 12 ottobre è il turno della Banda Roncati, che da tradizione partecipa al MoMe con una delle sue esibizioni live itineranti in mezzo ai banchetti e agli stand. Diversamente dall’anno scorso, quest’anno i concerti si svolgeranno nel grande palco antistante agli spazi espositivi, per permettere al pubblico di fruire più comodamente i contenuti della manifestazione.

In occasione del Mo/Me, a disposizione di tutte le mamme e le famiglie che attraversano il centro culturale di via Stalingrado, sarà operativo Spazio Tata, un’area riservata a bambini, con un castello gonfiabile, un percorso ad ostacoli e una magica tenda con laboratori, animazioni, trucca-bimbi, giochi di gruppo e feste di compleanno. Lo spazio bimbi nasce per permettere ai genitori di avere un luogo di incontro e di scambio ma anche per consentire loro una parentesi di qualche ora di libertà per partecipare alle iniziative del Senza Filtro mentre i propri figli giocano e si divertono con educatrici ed educatori qualificati.

Inoltre, nei sotterranei (dalle 19.30 alle 23.30), all’interno dello spazio espositivo VVVB sarà fruibile la mostra Colorefrattospazio, collettiva che presenta le opere di Ermes Bichi e Alessandra Frisan. I due artisti – che collaborano insieme per la prima volta – creeranno un percorso espositivo in cui differenti tecniche andranno a convivere nello stesso luogo.

Durante tutte e tre le giornate del MoMe è sempre operativa l’area sportiva ST59, lo spazio dedicato alle discipline urban, freestyle e alternative all’interno del Senza Filtro. Si tratta del più grande indoor park d’Italia, dove si svolgono diverse attività: Parkour (Eden Parkour), Skate e Roller (Frontside), Tessuti Aerei, Street Art, Capoeira. Sarà inoltre sempre aperta l’Osteria Sociale, il Bar, il Museo del Flipper, l’Area Relax HandMade, uno spazio dove provare un trattamento /o un massaggio, eseguito da personale qualificato (offerta libera) e per chi arriva da fuori Bologna, è disponibile, su prenotazione, un posto letto nell’Ostello del Senza Filtro.

PROGRAMMA:

Venerdì 11 ottobre

dalle ore 17 alle ore 22 – Piazza Coperta: esposizione Mo/Me
dalle ore 19.30 – Sotterranei VVVB: Colorefrattospazio
dalle ore 19 – Osteria Sociale
ore 22.30 – Hangar: Zibba e Almalibre Live
ST59 è aperto dalle 15 alle 22
Spazio Tata operativo dalle 17 alle 22!(servizio gratuito)
Area Relax HandMade dalle 17 alle 22 (offerta libera)
Sabato 12 ottobre
dalle ore 17 alle ore 22 – Piazza Coperta: esposizione Mo/Me
dalle ore 19.30 – Sotterranei VVVB: Colorefrattospazio
dalle ore 19 – Osteria Sociale
ore 22.30 – Hangar: Gabby Young Trio
ST59 è aperto dalle 15 alle 22
Spazio Tata operativo dalle 17 alle 22!(servizio gratuito)
Area Relax HandMade dalle 17 alle 22 (offerta libera)
Domenica 13 ottobre
dalle ore 17 alle ore 22 – Piazza Coperta: esposizione Mo/Me
dalle ore 19.30 – Sotterranei VVVB: Colorefrattospazio
dalle ore 19 – Osteria Sociale
ore 22.30 – Hangar: Banda Roncati Live
ST59 è aperto dalle 15 alle 22
Spazio Tata operativo dalle 17 alle 22!(servizio gratuito)
Area Relax HandMade dalle 17 alle 22 (offerta libera)
In virtù della nuova campagna tesseramento 2013/2014, venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 ottobre l’ ingresso è gratuito con tessera obbligatoria.

Planimetrie Culturali c/o Senza Filtro

ingresso è gratuito

Per accedere al Senza Filtro è necessario avere la tessera assicurativa.

Il costo è di 10 euro, scadenza ottobre 2013.

COLONNE SONORE:
Venerdì 11 ore 22:30 → ZIBBA e ALMALIBRE
premio Tenco 2012

MO/Me 6.0 Planimetrie Culturali c/o Senza Filtro

Sabato 12 ore 22:30 from U.K.  → Gabby Young Trio

Planimetrie c/o Senza Filtro

Domenica 13 ore 22:00  → Banda Roncati
XXV APRILE 2010


"Schifo" → theatrical work

Sabato 26 Ottobre 2013, presso Senza Filtro, Via Stalingrado 59, Bologna, It.
Associazione Culturale Cratere Centrale

e Planimetrie Culturali, presentano:

“Schifo”

con Fiorenzo Fiorito

testi poetici, scena e regia Fiorenzo Fiorito
assistente alla regia Giorgia Fava
progetto grafico e foto di scena Stefano Laboragine
audio e luci Miguel Gatti

“Schifo”, dal tedesco Dreck, è un monologo teatrale in cui Schneider presenta un tema di grande attualità: il rapporto tra la società e gli extracomunitari. Questo lavoro è stato un altro successo internazionale dell’autore. È la storia dolente, sarcastica ed atroce, a tratti ironica di Sad, disertore iracheno, il quale, fuggito da Bassora, cerca di nascondersi in una città europea, vendendo rose rosse per sopravvivere. Schneider coglie la bivalenza di questa realtà. Egli critica ferocemente la nostra società che emargina gli extracomunitari e nel contempo si serve di loro: da un lato li sfrutta e dall’altro li rifiuta considerandoli spesso sporchi, «schifosi». Altrettanto dura e sarcastica è la sua critica ne confronti del destino che colpisce il disertore Sad il quale non solo è costretto ad accettare il ruolo che gli viene imposto dalla società, ma lo accetta supinamente un po’ per utilitarismo un po’ per vigliaccheria. Alla fine, pur di assimilarsi alla società che lo isola, Sad accetta, quasi giustificandolo, il fatto di essere considerato sporco e schifoso, e con sarcasmo e ironia dà ragione a coloro che con una forte carica di razzismo lo rifiutano. La tragica fine che la società gli impone è il prezzo che egli decide di pagare, pur di essere accettato.

Robert Scheneider, autore de “Le Voci del Mondo” edito nel 1992 che ottenne grande successo internazionale, presenta per la prima volta questo monologo teatrale, “Schifo” appunto, nel 1993 ad Amburgo, che si qualifica come miglior lavoro teatrale dell’anno e ottiene una serie di premi e riconoscimenti internazionali.

In questo tempo di grandi scambi, ma anche di grandi scontri e inquietudini relazionali col “diverso”, in questo caso l’extracomunitario, ci è sembrato coerente e necessario dare voce a questo testo che nasce per il teatro e fornisce con una straordinaria chiarezza di visione quello che è sotto gli occhi, a volte troppo distratti, degli europei tutti, cogliendone con precisione e maestria, svariate e profonde sfumature descrittive.

Noi ci siamo posti rispetto al tema del testo come osservatori attenti e critici e sentiamo la necessità di continuare a parlare e partecipare, a quanti verranno a seguirci nella performance teatrale, di tale argomento, tutt’altro che esaurito. Ci si sono rivelati naturalmente, durante lo studio e il lavoro intrapreso, diversi livelli di lettura e diverse visioni possibili e dialogali (si prova) fra di esse, tanto da spingere l’attore a osservarsi criticamente in certi momenti e scoprire quanto di Sad (il protagonista dell’opera), ci sia in lui e perché no, in quegli occhi che guarderanno e si guarderanno dentro, scoprendo forse delle distanze facilmente percorribili.

Fiorenzo Fiorito Planimetrie Culturali

MAMA MARJAS → To the Rhythm of Reggae

Venerdì 08 Novembre 2013,Planimetrie Culturali e Ass.zione Montagna di Suono, presentano

MAMA MARJAS →  To the Rhythm of Reggae

presso Senza Filtro “Sorting for Different Arts Center”, Via Stalingrado 59, Bologna, 40127, Italy.
Open Social Tavern 19:30, Tiket 10 E dalle 21:00, Show 23:00
(Centro soggetto a tesseramento/assicurativo)

Mama Marjas Senza Filtro Novembre 2013 Bologna

MAMA MARJAS: Maria Germinario, in arte Mama Marjas, classe 1986, è nata e cresciuta in Puglia, tra Santeramo e Taranto. Si diploma al Conservatorio di Matera, dove ha anche il suo incontro fatale con la reggae music.

I primi passi sono stati con gli One Love Hi Pawa, che nel 2007 le propongono di cantare sul loro “Maria Riddim”. Segue una trafila di singoli riuscitissimi per produttori come Mighty Cez, Paolo Baldini, Treble, Macro Marco, ed infine il tarantino Don Ciccio, dj veterano del reggae italiano che diventerà il suo produttore e braccio destro artistico.

Del 2009 il suo primo album B-LADY, su Love University Records. Nel 2010, fra le altre cose, ha partecipato al nuovo album degli Africa Unite; ha rappresentato l`Italia nella progetto di Adrian Sherwood “Dub No Frontiers” con il brano “Allarme”; ha pubblicato l`esplosivo singolo “Sexy Love” in compagnia di Neffa.

Nel 2011 è uscito il secondo album intitolato “90”, sempre prodotto da Don Ciccio su Love University Records.

Grazie sempre ad Adrian Sherwood, che ha fornito le musiche, è in arrivo il prossimo progetto (estate 2012): un cd album e un docu-film intitolato “We Ladies”, in duo con la sua amica e collaboratrice Miss Mykela.

NIKO ROYALE . E’ uno degli artisti più interessanti ed in continua evoluzione della scena reggae italiana. Con il suo stile melodico ma allo stesso tempo esplosivo si esprime su ogni tipo di sonorità dal roots alla dancehall all’hip hop. Dopo i primi anni come batterista nel gruppo punk Twine Baskets si innamora del reggae ed inizia la sua carriera come mc nel sound system Casalypso, fondato nei primi anni 2000.

Dopo i primi singoli registrati assieme a Mickey Tuff di Forward the Bass nel 2005 vive per un anno a Città del Messico dove entra in contatto con la scena locale e si esbisce in tutto il Messico, Panama, Cuba e registrando molte tracce fra cui alcune collaborazioni con artisti sudamaricani.

Di ritorno a casa incide prima un demo nel 2006 e poi, nel 2009, il primo cd ufficiale dal titolo “Singa” autoprodotto dall’ etichetta ed associazione culturale “Montagna di Suono” e con l’aiuto fondamentale del progetto B-Dub.

Negli anni successivi gira in lungo e largo la penisola assieme a uno dei veterani del reggae italiano, Markone, del gruppo Bombabomba che è uno dei membri di B-dub e con il quale, da quel momento in avanti condividerà molti concerti ed esperienze.
L’incessante attività live trova riscontro ovunque, anche oltre confine (Spagna, Repubblica Ceca, Francia, Portogallo, Inghilterra) tanto che nel 2010 ritorna in Messico per un tour di 10 date sold out assieme al collettivo Bungalo Dub.

Sempre nel 2010 inizia ad esibirsi con la Dangerous band, formata da alcuni dei migliori musicisti reggae italiani aumentando così il livello e la qualità sonora degli show. Dopo il disco d’esordio “Singa” (Montagna di Suono 2009) e molti singoli prodotti da etichette italiane ed internazionali è attualmente al lavoro per il prossimo cd ufficiale.

MAMA MARJAS
https://www.facebook.com/mamamarjas

http://www.myspace.com/mamamarjas

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NICO ROYALE
SINGA (2009): http://www.rockit.it/album/11206/nico-royale-singa
soundcloud: www.soundcloud.com/nicoroyale

Montagna di Suono è un’associazione culturale nata nel 2008 a Casalecchio di Reno, Bologna da varie realtà musicali già attive da diversi anni a livello indipendente nell’area dell’Appennino Emiliano – Toscano.  Montagna di Suono è una fucina creativa che si pone l’obiettivo di promuovere nel territorio locale,  l’arte della musica in tutte le sue forme, dando spazio e risalto a tutte quelle espressioni giovanili e sperimentali che spesso rimangono fuori dai circuiti promozionali di massa, dal mainstream della tv e delle radio commerciali.

more info: https://www.facebook.com/ass.montagnadisuono

Riciclaggio Urbano Bologna

Senza Filtro Sorting for Different Arts Center

Some Prefer Cake → Pre-Festival

Bologna, Mercoledì 18 Settembre 2013
Some Prefer Cake quest’anno si dedica e vi dedica un pre-festival con proiezioni, inaugurazioni mostre e concerto live del gruppo Kalweit and the Spokes.
Dalle ore 19 inaugurazione delle mostre [sur]passing di Lola Flash (New York) presso Piccolo Formato. Switcheroo di Hana Pesut (Canada) nella galleria di VVVB
Aperitivo | dj set con MRplastik > Cucina Osteria Sociale aperta
Ore 21 sala chill out proiezione di THE KISS regia di Filip Gieldon ,Polonia, 2013, 21 min.
http://www.someprefercakefestival.com/corti_18_TheKiss.html
CAMP BEAVERTON regia di Ana Grillo e Beth Nelsen, Stati Uniti, 2013, 62 min. Sarà presente la regista Beth Nelsen
http://www.someprefercakefestival.com/doc_CampBeaverton.html
Ore 23.30 CONCERTO LIVE Kalweit and the Spokes – Mulch

Fuoricampo Senza Filtro

Kalweit and the Spokes sono Georgeanne Kalweit (voce), Giovanni Calella (chitarra) e Mauro Sansone (batteria). Presenteranno nel pre-festival di Some Prefer Cake un’anteprima del loro ultimo album, “Mulch”, pubblicato da Irma Records, media partner di Some Prefer Cake.

Georgeanne Kalweit, nota al grande pubblico per essere stata la voce dei Delta V, torna sotto una nuova veste artistica, proponendosi come musicista sfaccettata e trasversale. Ruotando intorno alla sua voce profonda e intensa, l’immaginario teatrale del progetto racconta di un mondo distorto ma fedele alla realtà di oggi. I testi di “Mulch” sono tratti da poesie e micro storie di Georgeanne e musicati da Giovanni e Mauro. Col nuovo album, Kalweit and the Spokes si apre ad una linea musicale più dedita alla sperimentazione, vicino all’elettronica, senza dimenticarsi delle sonorità post punk caratteristiche dell’album di esordio “Around the Edges”.

La location è Senza Filtro, il centro per lo smistamento delle arti differenti che accoglierà anche l’official party ElectroWomenNight di sabato 21.
Senza Filtro è il sesto Urban Recycle progetto di riqualificazione urbana proposto dall’Associazione Planimetrie Culturali, ex fabbrica abbandonata ora centro di arti in cui risiedono ventidue associazioni in rete. Presso Senza Filtro è attivo SPaCe, sede lavorativa del festival e salotto culturale lesbico di Fuoricampo.
Potete consultare tutto il programma del festival sul sito http://www.someprefercakefestival.com/
Informazioni:
info@someprefercakefestival.com
C. 3391408010

LYDIA LUNCH → Retro Virus Tour (U.S.A.)

Sabato 23 Novembre 2013, Planimetrie Culturali ospita

LYDIA LUNCH → Retro Virus Tour

presso Senza Filtro “Sorting for Different Arts Center”, Via Stalingrado 59, Bologna, 40127, Italy.

Open Social Tavern 19:30, Tiket 10 E dalle 21:00, Show 22:30, segue dj set Resident SF

PLANIMETRIE CULTURALI Lydia Lunch Bologna

Lydia Lunch pubblica “Retro Virus” per la ugEXPLODE, disco fieramente no wave, ricco di sfumature noise rock e accenti sludge.

Lydia Lunch, nata Lydia Koch (Rochester, 2 giugno 1959), è una cantante, poetessa e autrice statunitense. Dopo essere arrivata a New York City all’età di 16 anni, Lunch si stabilì in una casa comunale in cui si ritrovavano artisti e musicisti, tra cui Kitty Bruce (figlia di Lenny Bruce). Dopo essere divenuta amica dei Suicide, entrò a far parte di un’altra band New Wave, i Teenage Jesus & the Jerks, nel 1976. Con lei entrò anche il suo partner artistico, James Chance.

LYDIA LUNCH http://www.lydia-lunch.org/

OPEN STAGE : DALILA KAIROS BRICAMUS

KAYROS, il tempo soggettivo interno, il “momento propizio”…

Il suono della “Surbile” prende forma servendosi di voci sovrapposte e suoni sintetici. Miscela di tradizioni oscure e pozioni moderne scolpite su piastra digitale, memorie di un passato remoto che puzza ancora di matriarcato. I suoi “canti” sanno essere incisivi e visionari, tra voci lacerate, pungenti, liriche e graffiate la “Surbile” percorre un viaggio estatico negli angoli bui di quell’isola che respira maestrale, sputa scirocco, e si radica sulla pietra ciclopica macchiata dai muschi verdi, sommersa nella pesante umidità che spacca le ossa. Sulla via della ricerca… in continua evoluzione e trasformazione…

Planimetrie Culturali e Bricamus

Sito Ufficiale: http://dalilakayros.blogspot.it/

Senza Filtro Sorting for Different Arts Center

i love electro swing
LAMUZGUEULE (Electro swing live french band)

Sabato 4 Ottobre 2014, Planimetrie Culturali ospita

LAMUZGUEULE (Electro swing live french band)

presso Senza Filtro “Sorting for Different Arts Center”,
Via Stalingrado 59, Bologna, 40127, Italy.

plays bubbly electro-swing a hedonistic mix of old and new. The vintage sounds of the saxophone, vocals and guitar are mixed with contagious electronic beats in the own unique style.

Charlot Beretta (Chanteur & Petit Gangster de l’electro swing dans Lamuzgueule)

Camilla Colt (Choriste & Joueuse de poker de l’electro swing dans Lamuzgueule)
Popof Reminghton (Percussioniste & Parrain de l’electro swing dans Lamuzgueule)
Goldwin Chester (saxophoniste & Tireur d’élite de l’electro swing dans Lamuzgueule)
André Volver ( Guitariste/choriste & Tête brulé de l’electro swing dans Lamuzgueule)
Honoré Volver ( Bassiste & Gros bras de l’electro swing dans Lamuzgueule)

LAMUZGUEULE (http://www.lamuzgueul.com/)

LAMUZGUEULE SENZA FILTRO

JESSIE EVANS Live Show (USA) + Riccardo Pittau + Mostra ZTL

Venerdì 29 Novembre 2013, alle 22:30
Sorting For Different Arts Center, Senza Filtro.
Via Stalingrado 59, Bologna, Italy.
INGRESSO LIBERO PER I TESSERATI

JESSIE EVANS Live Show (h 22:30)

Mostra ZTL – ZONE TEMPORANEAMENTE LIBERATE
di Ass.zione Piccolo Formato

Giancarlo Rado, trevigiano, fotografa il nordest entrando nelle case delle persone, nei luoghi di lavoro e di aggregazione, descrivendo così una società in cambiamento tra sogno e disincanto, ma ancora legata al suo mondo d’origine fatto di pastori, contadini, artigiani, piccoli commercianti, impiegati, insegnati ed artisti che si raccontano facendosi ritrarre. (dalle ore 18:00)
Piccolo Formato: https://www.facebook.com/piccoloformatobologna

In mostra Marco Casella, Daniele Pulze, Milena Rossignoli, Gaetano Olmo Stuppia.
di Spazio VVVB

MaDiSpa e vvvb. Un contatto cercato, un incontro avvenuto, uno spazio trovato per essere ripensato e riproposto. Un intervallo. L’esistenza si articola in flussi e riflussi, in accelerazioni e pause. In azioni e in trasmissioni delle stesse. La vita e la sua rielaborazione, la vita e il suo essere processata. In tutto questo: la differita. La mostra di una selezione degli artisti del collettivo intende indagare lo spazio recuperato della pausa, dello sfasamento, della sospensione. Questo intervallo, che per alcuni noti pensatori è perduto, per noi invece è ricercato e recuperato, riproposto e decretato. E’ l’intervallo che vede l’arte a tu per tu con l’essere umano, lo interroga, lo coinvolge e suggerisce ad esso dei sentieri di riflessione. E’ l’intervallo davanti alla scelta. (dalle ore 19:00)

C’era una volta un’ardita bambina che viveva su una nave. Il suo nome era Jessie Evans. Era nata a Fort Bragg, una deprimente cittadina portuale sulla costa della California del nord. Suo nonno era un marinaio, così come il suo patrigno…

… ma la nave di quest’ultimo era di qualità scadente, e finì per schiantarsi contro le rocce della costa della Nuova Scozia. Jessie era a bordo durante il naufragio, e lo ricorda come un momento molto eccitante. Aveva quattro anni. Amava l’azione, e amava la musica, tanto che nello stesso periodo inizia a studiare il violino. A 12 viene sbattuta fuori dalla banda musicale della scuola per essersi calata un acido. A 18 anni se ne va di casa. Compra un biglietto di sola andata per Londra, e viaggia attraverso l’Europa suonando il suo sax per strada e dormendo in posti di fortuna. Poi torna in California, a San Francisco. Suona il sax nel quartetto femminile punk-goth Subtonix, e il basso nei The Knives.

Nel 2001 fonda The Vanishing, trio death-rock che rapidamente conquista le anime cupe di entrambe le parti dell’oceano. Il loro ipnotico sound evoca i Crass, i Chrome e i Suicide, con una Cyndi Lauper sconvolta al volante e visionari testi sci-fi. Pubblicano due album: Songs for Psychotic Children (nel 2003, per GSL) e Still Lifes Are Failing (nel 2004, per la Fatal di Hanin Elias).

Nel 2004 The Vanishing  si trasferiscono a Berlino. Venti minuti dopo essere scesa dall’aereo, Jessie Evans incontra Bettina Koster. La Koster, voce e sax delle mitiche Malaria!, e Jessie, capelli scompigliati, sopracciglia depilate e cappello da pilota, sentono di avere molto in comune, e diventano subito amiche. Decidono di fare un disco insieme: Autonervous è il nome del progetto e dell’album, che esce nel 2006 e che rappresenta il culmine dell’interesse della Evans per la new wave, il legame tra due grandi artiste di due generazioni e paesi diversi.

Sciolti The Vanishing (nel 2005), Jessie inizia a costruire “l’astronave che la porterà verso il sole”. Is It Fire? è il titolo del suo primo album solista, uscito nel 2009 per la sua etichetta, Fantomette. I nomi degli artisti che hanno collaborato al disco sono prestigiosi: Toby Dammit (Iggy Pop, Swans), Budgie (Siouxsie and the Banshees, The Creatures), e poi Martin Wenk dei Calexico, etc.

Vedere Jessie Evans in concerto è un’esperienza elettrizzante. Lei, così esile, che suona il sax con tutto il fiato in corpo, gli abiti carnevaleschi. E poi, sorpresa, esce dalla vetrina (o scende dal palco) e si mischia tra la folla, ballando.  “Credo che, al giorno d’oggi, il concetto di intrattenimento sia distorto. La gente va ad un concerto e sta lì a guardare, non si fa coinvolgere veramente. Ciò è noioso. Sto cercando di svegliare fuori questa gente. Desidero ritornare ad un tipo di celebrazione più ritualizzata, dove tutti possiamo ballare e sentirci bene.

“Ero una teenager quando ho iniziato a suonare, e trovavo affascinante il lato oscuro. Ma era una specie di facciata. Avevo paura di mettere in piazza la vera me stessa. Solo ora sto sviluppando la mia voce. Molti cambiamenti sono avvenuti lavorando con le drum machine. Appena ho iniziato ad inventarmi i miei ritmi, la musica ha cominciato a prendere un’altra forma. Inoltre, da quando vivo a Berlino (che è una città molto dark!) ho iniziato a desiderare qualcosa di più tropicale. La musica è come sognare. Dipingi un’immagine di dove vorresti essere, e poi è li che ti trovi”.

Il cuore del disco è stato creato a Berlino. “Ci ho lavorato in camera mia durante il lungo inverno. Mi sentivo sola, e cercavo qualcosa che andasse oltre a ciò che vedevo nelle immediate vicinanze. L’album esprime la mia disposizione d’animo al tempo: un desiderio di portare le cose al livello successivo, di fondermi con qualcosa di più divino. Era un periodo strano della mia vita, perché avevo sciolto gli Autonervous e stavo ricominciando da capo. Faceva paura, in un certo senso. Ma era anche eccitante, perché stavo facendo queste cose da sola”.

Poi Jessie e Toby decidono di andare a finire l’album in Messico. “Lì abbiamo lavorato con Pepe Mogt del Nortec Collective, che è stato un’enorme influenza sul sound e sulle vibrazioni dell’album. Ascoltavamo un sacco di mariachi, e qualsiasi cosa trovassimo nelle stazioni di servizio. La scena elettronica in Messico è interessante. Stanno uscendo dei suoni veramente nuovi, un mix di suoni tradizionali e moderni. Bands come Afrodita, Nortec Collective, Sonido Desconocido”.

“La musica è salvezza. La musica è uno dei fili che connettono le persone dall’origine dei tempi”, “Amo l’Italia. Amo il caffè, buono ovunque. Amo le persone, bellissime, divertenti e a volte così decadenti. Amo il cibo. Politicamente, è una storia diversa: la lenta caduta di un grande impero”. Jessie

JESSIE EVANS

Riccardo Pittau tromba, synth, loops e samplers (h 22:00)

“Solo project” del trombettista Riccardo Pittau, che, grazie all’aiuto di synth, loops e samplers, trascinerà il pubblico in un viaggio, dove la tromba cavalca loops e suoni elettronici in continuo mutamento.

Un incontro di suoni che raccoglie le brillanti anime musicali delle sue macchine, creando una miscela altamente coinvolgente.

Poliedrico e versatile sono le parole che meglio caratterizzano questo trombettista guasilese, che nel suo stile legato all’avant-jazz unisce la tradizione jazzistica con i fraseggi balcanici e della musica tradizionale sarda. Leader del quartetto/trio “Congregation”, che ha pubblicato “V IV MMV Death Jazz (2007, Improvvisatore Involontario), e della band di rock sperimentale “HardWin”, che a breve uscirà con il suo primo disco, Pittau è membro della “Free Sardinia Orkestar” dove unisce la sua tromba ai migliori musicisti tradizionali isolani votati all’innovazione. Si dedica anche al teatro, con il riadattamento in lingua sarda de “L’Histoire du Soldat” di I. Stravinskij dove ha riarrangiato le musiche introducendo launeddas ed elettronica.

Tra le sue collaborazioni si contano Steve Lacy, i fratelli Lester e Joseph “Joe” Bowie, David Murray, Roswell Rudd, Misha Mengelberg, Evan Parker, Lawrence D. “Butch” Morris, Alan Silva, Hamid Drake, Paolo Angeli, Elliot Sharp, Andy Moor, Phil Minton, Michael Riessler, Tristan Honsinger, Chris Cutler, come solista ospite con la Boban and Marko Markovic Orkestar e con molti altri artisti e poeti come Alberto Masala, Jack Hirshmann. (Black Mamba Culture Management)

Senza Filtro Sorting for Different Arts Center