Vakki Placcula e Banda Roncati in concerto

Giovedì 02 Dicembre 2010, c/o Scalo San Donato, Via Larga 49, Bologna.
Trio d’eccellenza con Edoardo Marraffa, Lullo Mosso e Mirko Sabatini. Free-jazz e canzone, asperità sonora e umorismo, con una predilezione per il non-sense e l’ironia, a volte caustica.

Vakki Plakkula è un protomanager sceso dalla Scandinavia nella mente dei tre PREISTORIA musicisti che si sono conosciuti nel 1987 e che insieme sono stati presenti nel mondo del jazz, prima in Toscana e poi, dal 1993, a Bologna. Sono musicisti dediti all’improvvisazione e alla ricerca di materiali non convenzionali. L’idea di mettere insieme tutte le varie esperienze in un progetto che comprenda una forma canzone STORIA fa nascere Vakki Plakkula nel 1996. Il concerto di debutto è a Lugano, nell’ambito di una rassegna organizzata dal collettivo Basse Sfere, poi a Bologna al Link e poco dopo ad Angelica Festival. Nel 1998 esce “Una Barca”, primo cd. Fino al 2002 una intensa attività live porta il gruppo in giro per l’Italia e per l’Europa. Vicende inspiegabili portano Vakki Plakkula al silenzio sino alla celebrazione laica di alcuni matrimoni. IL MOMENTO ATTUALE vede Vakki Plakkula suonare anche il secondo cd registrato durante il Natale del 2008: “BABIRUSSA CAPIBARA”

BANDA RONCATI: Secondogenita tra le bande non omologate, la prima dopo Ottoni a Scoppio, è la Banda Roncati di Bologna. Nata nel 1992 con un’incursione nell’ospedale psichiatrico dal quale prende il nome, si segnala per la forza del gruppo che varia dai 15 ai 40 musicisti: nessun direttore d’orchestra, singolo compositore o arrangiatore. Ottoni e tamburi certo, ma anche fisarmoniche, melodiche, nacchere e… la Banda Roncati rappresenta la festa e la lotta: infatti oltre agli interventi in appoggio alle lotte di lavoratori, studenti, precari, psichiatrizzati, insomma i più deboli della scala sociale è anche un ensemble di ottimi musicisti in grado di divertire e trascinare il pubblico. Con la forza della musica amplifica la voce di chi non vuole sottomettersi e farsi sfruttare, ma si ribella a volte con rabbia e altre con allegria. Il repertorio è vasto: da brani della tradizione bandistica agli standard jazz, dalle sigle dei cartoni animati ai brani di protesta, dalle hit del momento rivisitate in chiave ironica, ai brani storici del rock. Tutto interpretato con uno stile personalissimo e irriverente.


segue dj zeta in funk..
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