Captain Mantell Live + Leon Gruenbaum & la Samchillian

Captain Mantell Live + Leon Gruenbaum & la Samchillian
Sabato 16 ottobre 2010, ore 23.00, c/o Progetto di Riciclaggio Urbano “Scalo San Donato”, Via Larga 49, bologna, It.

Performance Live Show “Un nuovo concept di strumento musicale”

Il Samchillian è uno nuovo strumento musicale elettronico, basato sulla relatività delle note.

[tubepress video=”lAAhQMU2918″ autoplay=”false” showInfo=”true”]

Leon Gruenbaum di New York, laureato in matematica ad Harvard, che ha unito le sue due passioni: la matematica e la musica. “Contrariamente ad uno strumento tradizionale, con la mia speciale tastiera è possibile accedere a una serie di note con un solo tasto” spiega Gruenbaum. Risultato? Meno tasti, gamma estesa e velocità di esecuzione. Ogni tasto infatti può essere digitato sia orizzontalmente che verticalmente, dando un feedback visivo immediato, e le dita non hanno bisogno di muoversi troppo per suonare. Il design d’avanguardia firmato da Eitan Shefer è stato ideato alla Bezazel Academy of Arts and Design di Jerusalem. La disposizione in curva sui due lati dello strumento permette una presa in mano ergonomica molto agevole. Grazie al suo accelerometro e sensore di movimenti, si potranno ad esempio manipolare i suoni inclinando lo strumento. Leon Gruenbaum con la sua ultima formazione, i “Genes and Machines”, in versione ridotta, con Ava Farber (Tastiere e voce).
genesandmachines.com

Captain Mantell Live Performance ore 1. ( in collaborazione con Giardini Sonori )

Musica spaziale questa sera. Musica per chi crede possano esistere altre forma di vita nello spazio siderale: la musica dei Captain Mantell, trio veneto così chiamato in omaggio al capitano Thomas Mantell, il primo pilota militare scomparso all’inseguimento di un UFO (e ovviamente al bassista/voce della band, il quasi omonimo Tommaso Mantelli, fresco nuovo componente anche de Il Teatro degli Orrori). Completano il gruppo Nicola Lucchese, alias Doctor Ciste (elettronica) e Omero Vanin, alias Sergente Roma (batteria).
Forse Kubrick si era sbagliato, la vera odissea nello spazio è quest’anno, a sentire il punk sbatticoda del loro cd da poco uscito per Hypotron/Irma Records: Rest in Space. Dieci pezzi per trenta minuti di musica dove l’elettronica viene usata per espandere la mente e il corpo. Da Uri Geller a Incident 33 è tutto un battere e sbattere tra musica e icone pop, come dentro la più alternativa disco del mondo, mentre fuori il mondo si sta sfaldando. In realtà non è una discoteca, ma una navicella spaziale che ci potrà salvare. L’unica per noi! Ma per avere informazioni di prima mano sul come salirci è meglio sentire l’equipaggio … Pronti per il viaggio?
http://www.myspace.com/captainmantell

[tubepress video=”Q2R16bAeXWM” autoplay=”false” showInfo=”true”]

ingresso 5 euro
libero fino alle 22.30
circolo soggetto a tesseramento